Il campo di gioco visto dalla Tribuna Inferiore |
Dotato di una palestra situata al piano inferiore, ospita gli allenamenti della Scuola Basket Reggio Emilia, comprendente le categorie del Minibasket dai Pulcini agli esordienti.
Nella medesima palestra aveva un tempo sede la Pugilistica Reggiana, che negli anni 80', avvalendosi anche del contributo del custode Bruno Camurri, sfornò i talenti Manca, Bertozzi e soprattutto Guidelli.
Gli anni 60' hanno rappresentato il boom dello sport nella città di Reggio Emilia, con la nascita di tante società polisportive, molte delle quali partecipavano ai massimi campionati nazionali di pallavolo.
La Max Mara volley femminile vinse quattro scudetti consecutivi di Serie A dal 1965 al 1968, anno d'inaugurazione del Palasport, seguita a pari passo da tante altre realtà locali in ascesa, che ponevano alla città l'esigenza di un nuovo impianto.
Terminato nel 1967 ed inaugurato con la prima gara ufficiale nei primi del 68', il PalaBigi era per l'epoca un impianto polifunzionale e all'avanguardia, capace di accogliere oltre 4.000 persone in un'epoca in cui, ne è un esempio il calcio delle terraces, la sicurezza negli impianti sportivi e le normative erano ancora in fase embrionale.
Fin da allora il PalaBigi ha rappresentato un punto centrale della vita cittadina di Reggio Emilia, entrando di fatto nella storia personale di ogni singolo cittadino e della sua famiglia.
Nel panorama sportivo nazionale non c'è probabilmente una città immersa nello sport in una maniera così stretta e familiare come Reggio, dove gli atleti sono trattati non come campioni, ma come componenti di una grande famiglia in cui si vince tutti insieme e si cade tutti insieme, a patto di dare sempre il 100% in campo e sugli spalti.
Il primo boom vero e proprio al PalaSport si ebbe con la promozione delle Cantine Riunite nei massimi campionati: una squadra composta in gran parte da giovani reggiani cresciuti nel club attirò in via Guasco grandi masse di loro coetanei, desiderosi di stare insieme e tifare chiassosamente i propri amici.
Erano gli anni delle sfide con Livorno e i derby pallavolistici al PalaSport che radunavano, e dividevano, la città.
Negli anni il PalaBigi ha ospitato anche un Europeo di ginnastica artistica, due All Star Game di Pallavolo femminile, due gara delle Nazionali (basket nel 1999 contro la Francia, pallavolo maschile nel 1998 contro la Russia) e più volte gli Harlem Globetrotters.
Il PalaBigi All-White durante i Playoff del 2015 |
Il Palazzo è stato però anche teatro di assemblee, studentesche e aziendali, di meeting, di tornei giovanili, eventi di beneficenza e concerti.
Il Palazzo è stato il cuore e l'anima di tutti i reggiani.
Un boom di affetto verso i biancorossi emiliani, paragonabile ai tempi in cui Nelsen e Burro Giglio si contendevano lo Scudetto di pallavolo sul medesimo parquet, ha reso più che mai necessario un ampliamento degli spalti del PalaBigi, oggetto di discussione in San Prospero da parecchi anni.
Durante la recente stagione sportiva, il Consiglio Comunale ha approvato un piano che prevede la riqualificazione e la parziale ristrutturazione dell'impianto, portando la sua capienza da 3.500 a 4.600.
Con la suddetta capienza, l'impianto cittadino acquisterà una dimensione "a misura dei tifosi" e decisamente più adatta ai palcoscenici europei dell'EuroCup o della Basketball Champions League, visto il "Circolo Chiuso" che è diventata l'Eurolega.
La Iti Costruzioni-Generali di Modena attuerà i lavori a partire dal mese di Giugno e terminerà con l'inizio della nuova stagione sportiva.
Via dei Servi secondo il piano di ristrutturazione |
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