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LA STORIA DELLA PALLAVOLO REGGIO EMILIA



Fondata nel 1952, raggiunse insieme a "La Torre" la Serie A due stagioni più tardi, disputando un campionato senza infamia e senza lode.
Nel 1955 il colosso reggiano Max Mara lega il proprio nome alla squadra, ma nel 1960, con sponsor La Cupola, la società abbandona il campionato prima del suo inizio.
Il ritorno di Reggio Emilia nella massima serie femminile avviene due anni più tardi con Emcomf prima e col ritorno di Max Mara nel 1963 poi, base dei futuri successi.
All'inizio della stagione 1964-65 le due espressioni cittadine in Serie A, la Pallavolo Reggio Emilia e La Torre, si fondono, unendo i Settori Giovanili e le potenzialità economica per fornire alla città una realtà seria, solida e competitiva.
La mossa si rivela vincente, con la Max Mara che conquista subito il suo primo Scudetto con 4 punti di vantaggio sulla Cabassi Modena.
Il secondo Scudetto arriva l'anno seguente contro la Minelli Modena, sconfitta 3-0 nello spareggio di Firenze, dopo che entrambe le squadre avevano concluso il campionato in testa alla classifica con 26 punti; la Max Mara, però, va ben oltre, conquistando il titolo nuovamente nel 1967 e nel 1968, registrando un record all'epoca.


Dopo alcune stagioni sottotono, segnate dall'arrivo della rivale storica Arbor e dello sponsor Nelsen, la squadra torna a lottare al vertice, concludendo al secondo posto nel 1979, nel 1980, 1981, 1982 e 1983, sfiorando sempre il colpaccio.


Nel 1985 arriva la sconfitta in due gare nella Finale Scudetto per mano della forte Ravenna, seguita da diverse semifinali centrate nel resto delle stagioni dei mitici Anni 80'.
La sfortuna in campionato viene però ripagata da grandi prestazioni in Coppa Italia, conquistata dalle reggiane per ben quattro volte fra 1982 e 1989, e nella continentale CEV Cup, vinta nel 1986 contro le tedesche del Feuerbach, che non è il grande filosofo, e nel 1989 contro lo Slavia Praga.
Con l'avvento degli Anni 90' arriva un'altra sconfitta in finale per mano di Ravenna, dominatrice della scena italiana, sconfitta seguita da alcune stagioni tranquille caratterizzate dall'arrivo dello sponsor Ceramica Magica e dalla perenne uscita al primo turno dei Playoff.


Nel 1998 la squadra compie una grande cavalcata nei Playoff, dopo aver concluso la stagione regolare al primo posto, eliminando Matera e Spezzano, ma perdendo la Finale in quattro battute contro la Foppapedretti Bergamo, nonostante le grandi prestazioni della bulgara Betcheva.
La stagione registrò anche la terza vittoria in CEV Cup nello scontro tutto italiano con la Virtus Reggio Calabria.
Dopo essere stata eliminata al primo turno da Bergamo la stagione successiva e aver registrato l'abbandono dello sponsor, nel 2000 la Pallavolo Reggio Emilia retrocesse in A2.
Comprando il titolo sportivo di Matera, la società si garantì un'altra stagione di Serie A, in cui si salvò nei Playout retrocessione.
I tempi d'oro erano ormai tramontati definitivamente.


Nonostante una formazione che contava Maria Pia Romanò, Simona Gioli e Jelena Nikolic, l'allora Cerdisa concluse il campionato all'ultimo posto e retrocesse nuovamente in A2, ma ancora una volta un titolo sportivo venne in soccorso di Reggio con la rinuncia di Reggio Calabria.
A due stagioni (2002-03 e 2003-04) conclusesi con una tranquilla salvezza, ne seguì una disastrosa marcata dalla retrocessione e dai gravi problemi societari.
L'allora Grissin Bon non venne ammessa al campionato di A2 2005-06 e venne iscritta alla B1 col nome di Volley Reggio 1952.


Nel 2006-07 il breve ritorno in Serie A2, col marchio della Stella e Teodora Betcheva ancora in società come giocatrice ed assistente allenatrice.
Nel 2008 a Benevento venne conquistato l'ultimo trofeo con la Coppa Italia di Serie B, ma la gloria non era destinata a durare: nel 2011 arrivò la retrocessione in B2 e quindi in Serie C.
Nel 2009 la società chiude i battenti, lasciando un grande vuoto nella pallavolo reggiana ancora lontano dall'essere colmato.




4 Scudetti, 4 Coppe Italia, 3 CEV Cup e 1 Coppa Italia di Serie B occupano il grande palmares della storia della Pallavolo Reggio Emilia, caratterizzata dalla presenza del dirigente Giuliano Giaroli in quasi cinquant'anni di attività.
Un'eccellenza della città che manca fortemente al pubblico reggiano.


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